Stai cercando un listino prezzi per la produzione di abbigliamento conto terzi? Probabilmente hai già scoperto che trovare informazioni chiare e aggiornate su questo argomento è più difficile di quanto pensassi.
I produttori raramente pubblicano i loro prezzi online. Quando li contatti, le risposte sono vaghe: “dipende dalla quantità”, “dobbiamo vedere il modello”, “ci mandi le specifiche”. E tu resti lì, senza un’idea di massima su quanto dovresti preventivare per la tua collezione.
Ich bin Corrado Manenti, Gründer von Designer werden. Da oltre 14 anni lavoro nella filiera produttiva italiana della moda, affiancando stilisti emergenti nella realizzazione delle loro collezioni. In questo tempo ho costruito relazioni con decine di laboratori, terzisti e produttori in tutta Italia, e ho una visione chiara di come funzionano realmente i prezzi in questo settore.
In diesem Artikel ti darò i numeri che stai cercando: range di prezzo realistici per ogni categoria di prodotto, spiegazione dei fattori che influenzano i costi, e soprattutto una prospettiva onesta su cosa puoi aspettarti quando ti avvicini al mondo della produzione conto terzi.
Attenzione: questo articolo non è un listino prezzi da cui copiare cifre per il tuo business plan. I numeri che troverai sono indicativi e variano enormemente in base a fattori che approfondiremo. Ma ti daranno finalmente un ordine di grandezza su cui ragionare.
Se vuoi una panoramica completa su tutti i costi per lanciare un brand (non solo la produzione), ti consiglio di leggere la nostra guida principale: “Quanto costa creare un brand di moda nel 2026“.
Come funziona la produzione conto terzi in Italia
Prima di parlare di prezzi, è fondamentale capire come funziona il sistema della produzione conto terzi – o “terzismo” – nel settore moda italiano.
La produzione conto terzi significa affidare la realizzazione dei tuoi capi a un’azienda esterna specializzata. Tu fornisci il design, le specifiche tecniche e (spesso) i materiali; loro si occupano del taglio, della confezione e delle finiture. In pratica, trasformano la tua idea in un prodotto finito.
L’Italia ha una delle filiere produttive più ricche e specializzate al mondo. Esistono laboratori per ogni tipo di lavorazione: maglieria, camiceria, pantaloni, capispalla, pelletteria, e così via. Molti di questi lavorano per i grandi brand del lusso, ma accettano anche commissioni da brand più piccoli.
Tipologie di produttori conto terzi
Non tutti i terzisti sono uguali. Ecco le principali categorie:
Laboratori artigianali:
Piccole realtà, spesso a conduzione familiare, con 2-10 addetti. Offrono flessibilità e accettano piccole quantità, ma hanno capacità produttiva limitata e tempi più lunghi. Ideali per prototipi e micro-produzioni.
Terzisti semi-industriali:
Aziende di medie dimensioni (10-50 addetti) con macchinari più avanzati. Buon compromesso tra flessibilità e capacità produttiva. MOQ tipicamente da 50-100 pezzi per modello.
Produttori industriali:
Grandi aziende con linee di produzione strutturate. Prezzi più competitivi per grandi volumi, ma MOQ elevati (500-1000+ pezzi) e poca flessibilità sulle personalizzazioni. Non adatti a brand emergenti.
Full-service/Private label:
Aziende che offrono un servizio completo, dalla progettazione alla produzione. Utili se non hai competenze tecniche, ma con meno controllo creativo e costi più alti.
I 7 fattori che determinano il prezzo di produzione
Prima di guardare i numeri, devi capire perché i prezzi variano così tanto. Una t-shirt può costare 8€ o 25€ a seconda di questi fattori:
1. Quantità Ordinate (MOQ)
È il fattore più importante. Il prezzo unitario scende significativamente all’aumentare delle quantità. Una felpa prodotta in 30 pezzi può costare 40€; la stessa felpa in 500 pezzi può scendere a 22€. Questo perché i costi fissi (setup macchine, cartamodelli, tempo di preparazione) si distribuiscono su più unità.
2. Complessità del modello
Più cuciture, più tempo. Una t-shirt basic ha poche operazioni; una camicia con colletto, polsini, bottoni e pieghe ne ha molte di più. Ogni operazione aggiuntiva ha un costo. Dettagli come zip, tasche, ricami, applicazioni aumentano il prezzo.
3. Tipo di tessuto
I tessuti difficili da lavorare costano di più in confezione. La seta, il velluto, i tessuti molto leggeri o molto pesanti richiedono competenze specifiche e più tempo. Alcuni tessuti richiedono macchinari particolari.
4. Qualità delle finiture
Cuciture interne pulite, orli invisibili, bottoni di qualità, etichette tessute invece che stampate: tutto ha un costo. Un brand che punta al lusso accessibile avrà costi di confezione più alti di uno streetwear basic.
5. Localizzazione del laboratorio
I costi variano anche geograficamente. I laboratori nelle regioni con alta concentrazione di moda (Lombardia, Toscana, Veneto, Emilia-Romagna) tendono ad avere prezzi più alti ma anche qualità e affidabilità superiori. Laboratori nel Sud Italia possono offrire prezzi più competitivi.
6. Urgenza e tempistiche
Hai fretta? Pagherai di più. I laboratori hanno una capacità produttiva limitata e pianificano il lavoro in anticipo. Se chiedi tempi stretti, dovranno riorganizzare la produzione o fare straordinari. Questo ha un costo.
7. Inclusione dei materiali
Alcuni terzisti lavorano solo “in conto lavorazione” (tu fornisci tutto: tessuti, accessori, etichette). Altri offrono un servizio “full package” dove procurano loro i materiali. Nel secondo caso il prezzo è più alto, ma include anche il markup sui materiali.
Listino prezzi indicativo 2026: range per categoria
Hier ist i range di prezzo che puoi aspettarti nel 2026 per la produzione conto terzi in Italia. Questi numeri si riferiscono alla sola confezione (manodopera), ESCLUSI i materiali, per quantità tipiche di un brand emergente (50-100 pezzi per modello).
IMPORTANTE: Questi sono range indicativi basati sulla nostra esperienza. I prezzi reali possono variare significativamente in base ai fattori descritti sopra. Non usarli come riferimento definitivo per il tuo business plan.
MOQ e tempi di consegna: cosa aspettarsi
Quantità Minime d’Ordine (MOQ)
I MOQ variano enormemente in base al tipo di produttore e alla complessità del capo:
- Laboratori artigianali: anche 10-20 pezzi per modello (costi unitari più alti)
- Terzisti semi-industriali: tipicamente 30-100 pezzi per modello
- Produttori industriali: 300-1000+ pezzi per modello
- Maglieria: spesso MOQ più alti (100-200 pezzi) per via dei setup macchina
Pro tip: alcuni laboratori accettano ordini più piccoli se lavori già con loro da tempo o se il modello è semplice. La relazione conta molto in questo settore.
Tempi di Consegna Tipici
Anche i tempi variano molto, ma ecco delle indicazioni realistiche:
- Prototipo/Campione: 2-4 settimane
- Produzione piccola (50-100 pezzi): 4-8 settimane
- Produzione media (100-500 pezzi): 6-12 settimane
- Capispalla/prodotti complessi: aggiungi 2-4 settimane
WICHTIG: questi tempi NON includono l’approvvigionamento dei materiali. Se devi ordinare tessuti specifici, aggiungi altre 4-8 settimane.
Nel mio libro “Willst du auch Designer werden?“ dedico un intero capitolo ai tempi della moda e a come pianificare correttamente la produzione. È uno degli errori più comuni: sottovalutare i tempi e ritrovarsi con la collezione pronta a stagione già iniziata.
Come trovare produttori affidabili per piccole quantità
Questa è probabilmente la domanda che mi fanno più spesso dopo quella sui prezzi. E la risposta non è semplice.
Trovare produttori che accettino piccole quantità, offrano qualità accettabile, e non ti facciano pagare cifre assurde è una delle sfide più grandi per chi inizia. La maggior parte dei laboratori non ha interesse a lavorare con brand emergenti: margini bassi, ordini piccoli, clienti inesperti che fanno mille modifiche.
Ecco allora le strade che puoi percorrere:
1. Ricerca Autonoma
Puoi cercare laboratori su Google, frequentare fiere di settore, chiedere nei forum. Il problema? Ci vogliono mesi, molte porte in faccia, e rischi di incappare in fornitori inaffidabili. Senza referenze, sei uno sconosciuto che chiede piccole quantità – non esattamente il cliente ideale.
2. Filiera Facile
Per chi vuole accelerare questa fase, abbiamo creato Einfache Kette: un database di oltre 130 fornitori italiani verificati, organizzati per tipologia di lavorazione e disponibilità a lavorare con piccole quantità. Costa meno di 100 euro e ti risparmia settimane di ricerche.
3. Affidarsi a professionisti
La strada più sicura – e quella che consiglio se vuoi fare le cose seriamente – è affidarti a chi ha già costruito queste relazioni.
Wir von Designer werden lavoriamo nella filiera italiana da oltre 14 anni. Abbiamo rapporti consolidati con decine di produttori, sappiamo chi è affidabile, chi offre il miglior rapporto qualità-prezzo per ogni tipo di prodotto, e possiamo negoziare condizioni che un singolo brand emergente non otterrebbe mai. Leggi di più su come funziona il nostro schlüsselfertige Dienstleistung.
La verità che nessuno ti dice sui prezzi di produzione
Prima di chiudere, voglio essere completamente onesto con te su alcune realtà del settore che spesso vengono taciute.
I prezzi bassi hanno un costo nascosto.
Se trovi un laboratorio che ti offre prezzi significativamente più bassi della media, chiediti perché. Spesso significa: qualità inferiore, tempi inaffidabili, finiture scadenti, o problemi che scoprirai solo quando i capi arrivano. Ho visto troppi brand bruciare tempo e soldi rifacendo produzioni sbagliate da fornitori “economici”.
Il costo di produzione è solo una parte del prezzo finale.
I prezzi che hai visto in questo articolo sono per la sola confezione. Ma per arrivare al costo totale devi aggiungere: tessuti, accessori (bottoni, zip, etichette), eventuali stampe o ricami, packaging, spedizioni. In media, la confezione rappresenta il 30-40% del costo totale di un capo.
Il prezzo non fa il brand.
Se il tuo vantaggio competitivo è “costa poco”, hai già perso. Non puoi competere sul prezzo con chi produce in paesi a basso costo del lavoro. Il valore di un brand Made in Italy sta nell’unicità, nella qualità, nel design, nello storytelling – non nel costare meno.
Come spiego spesso ai miei clienti usando il Fashion Business Designer Canvas™, il prodotto è solo uno dei tasselli. Devi costruire un sistema completo: brand, comunicazione, distribuzione, customer experience. Questo è ciò che trasforma capi di abbigliamento in un marchio di valore. Per capire meglio questo approccio, leggi la nostra introduzione al Brand Design.
ENTDECKEN SIE, WIE SIE DIE FASHION BUSINESS DESIGNER CANVAS VERWENDEN KÖNNEN
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Häufig gestellte Fragen
Posso produrre in Italia con un budget molto limitato?
Sì, ma con aspettative realistiche. Con budget molto bassi puoi produrre piccole quantità di prodotti semplici (t-shirt, felpe basic). Per collezioni più strutturate o prodotti complessi, servono risorse adeguate. Un errore comune è cercare di fare troppo con troppo poco, ottenendo risultati mediocri. Meglio una capsule collection di pochi pezzi fatti bene che una collezione ampia di qualità scadente.
È meglio la produzione in Italia o all’estero?
Dipende dal tuo posizionamento. Per un brand che punta sulla qualità e sul Made in Italy, produrre all’estero sarebbe contraddittorio. I costi italiani sono più alti, ma hai: qualità superiore, controllo diretto, tempi di reazione rapidi, e la possibilità di comunicare autenticamente il Made in Italy. Per prodotti commodity dove il prezzo è tutto, l’estero può avere senso – ma non è il tipo di brand che aiutiamo a creare.
Come faccio a sapere se un prezzo è giusto?
Confronta sempre almeno 3 preventivi per lo stesso prodotto. Se uno è significativamente più basso degli altri, diffida. Considera anche: cosa è incluso nel prezzo? Il laboratorio ha esperienza con quel tipo di prodotto? Quali sono le referenze? A volte pagare il 20% in più per un fornitore affidabile ti fa risparmiare molto nel lungo periodo.
Devo fornire io i tessuti o li procura il laboratorio?
Entrambe le opzioni esistono. Se fornisci tu i tessuti (“conto lavorazione”), hai più controllo e potenzialmente costi più bassi, ma devi gestirti gli acquisti. Se li procura il laboratorio (“full package”), è più semplice ma pagherai un markup. Per chi inizia, spesso conviene partire con un servizio più completo e poi, con l’esperienza, gestire direttamente l’approvvigionamento.
Come gestisco le taglie? Devo produrre tutte le taglie in quantità uguali?
No, e questo è un errore comune. La distribuzione delle taglie segue una curva: le taglie centrali (M, L) vendono di più delle estreme (XS, XXL). Una distribuzione tipica per l’Italia potrebbe essere: S 15%, M 30%, L 30%, XL 20%, XXL 5%. Ma dipende molto dal tuo target specifico. Inizia con una collezione focalizzata e adatta la distribuzione in base ai dati di vendita reali.
Quanto costa un prototipo/campione?
Il costo di un prototipo è generalmente più alto del costo unitario di produzione (anche 2-3 volte) perché include lo sviluppo del cartamodello e il setup. Per una t-shirt semplice puoi spendere 80-150€ per il prototipo; per un cappotto strutturato, anche 400-600€. Alcuni laboratori rimborsano parte del costo prototipo se poi procedi con la produzione.
Conclusione: i numeri sono solo l’inizio
Ora hai un’idea più chiara dei prezzi di produzione nel settore moda italiano. Ma ricorda: questi numeri sono solo un punto di partenza per la tua pianificazione, non una verità assoluta.
La produzione è una parte fondamentale del tuo brand, ma non è tutto. Come scrivo nel mio libro “Il Viaggio dello Stilista”, creare prodotti è solo una parte del business della moda. La vera sfida è trasformare quei prodotti in un brand che le persone desiderano, acquistano e raccomandano.
Se vuoi una visione completa di tutti i costi necessari per lanciare un brand – non solo la produzione – ti consiglio di leggere la nostra guida principale: “Quanto costa creare un brand di moda nel 2026“.
E se hai domande specifiche sul tuo progetto, prenota una consulenza gratuita. Analizzeremo insieme la tua idea e ti darò indicazioni concrete sui costi e sui passi da seguire.
In bocca al lupo per il tuo progetto!
Corrado Manenti
Fondatore di Be A Designer